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È ritornato alla Casa del Padre

Fra Salim Rizkallah, da 40 anni a servizio degli ultimi

Il nostro confratello Fra Salim Rizkallah, è tornato alla Casa del Padre Celeste il 21 gennaio 2020. “Serviva i bisognosi, soprattutto gli immigranti, da più di 40 anni” diceva suo nipote Fra Andrea del Libano, che è con noi in questi giorni. Il suo funerale sarà il 25 gennaio 2020.

Io fui colpito personalmente da Fra Salim quando lo incontrai tanti anni fa. Lui aveva una grande passione per la famiglia francescana cappuccina, manifestando la bontà di Dio a tutti gli immigrati e agli altri bisognosi di diverse culture e religioni.

Era un frate molto semplice e gentile nel suo modo di parlare, ma aveva un cuore grande, che cercava sempre di aiutare le persone che soffrivano. Manifestava la bontà francescana e cappuccina con un entusiasmo straordinario e il suo cuore era pronto a capire il silenzio e le lacrime dei poveri e degli abbondonati.

Serviva gli immigrati, collaborando con i gesuiti e le altre istituzioni benefiche. Aveva una stazione radio, la posta, un cellulare con il numero di contatto con lui per qualsiasi aiuto, così poteva comunicare con gli immigrati di diversi paesi. La stazione radio trasmetteva diversi canti, canzoni, programmi culturali e informazioni importanti per le persone che soffrivano perché senza tetto o senza documenti. Dialogava con gli ufficiali dell’autorità e aiutava le persone bisognose che avevano perso i loro documenti per trovare una soluzione. Egli aveva creato un centro di interculturalità, dove queste persone potevano venire per vedere un film sulla loro cultura, potevano mangiare qualcosa, incontrare le persone che potevano ascoltare le loro storie e condividere un momento fraterno. Cosi questo centro è diventato una luogo sacro e di conforto per tante persone che non avevano nessuno.

Oggi Fra Salim Rizkallah è un modello di interculturalità e testimonianza fraterna per noi tutti. La sua vita spirituale era sempre connessa con Dio nella contemplazione e nella preghiera francescana cappuccina. Come San Francesco e Santa Chiara, già negli anni ‘70 egli aveva una apertura e una sensibilità fraterna nei confronti delle persone di diverse religioni e culture. Cosi creava un ambiente rispettoso, aperto alla conoscenza, al dialogo e alla formazione. Voleva che tutti che venissimo al centro della interculturalità per crescere nei valori umani, nel rispetto per le altre culture e religioni e per l’etica umana. Con la sua bontà e spiritualità francescana ispirava tante persone. Il messaggio della vita di Fra Salim è questo: noi dobbiamo aprire il nostro cuore alle altre culture, alle persone e religioni, imperando da loro le cose belle e spirituali. Dopo possiamo anche condividere qualcosa che Gesù ci ha insegnato soprattutto il suo amore e la sua bontà.

Fra Salim, prega per noi!

In questo link troverete ancora alcune informazioni sulla sua vita.
https://www.ofmcap.org/it/curia/nostri-blog/segretariato-generale-della-formazione/item/2986-witnessing-integral-formators-of-our-time

La continuazione in:
http://www.sgfcap.org/index.php/documenti/176-an-integral-inspirational-approach-of-fra-salim-rizkallah-ofm-cap

Charles Alphonse Ofm Cap
Segretario Generale della Formazione

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