Ordo Fratrum Minorum Capuccinorum IT

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Venerabile Giacomo da Balduina

Roma, 16 giugno 2017. – Giacomo da Balduina (1900-1948), Sacerdote Cappuccino.

Il 16 giugno 2017 il Santo Padre Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi ad emettere il decreto super Virtutibus di Giacomo da Balduina, sacerdote e confessore, membro della Provincia della Santa Croce, Veneto-Friuli Venezia Giulia-Trentino, morto e sepolto a Lourdes.

Il Venerabile Servo di Dio nacque, ottavo di 10 figli, a Balduina di Sant’Urbano (provincia di Padova) il 2 agosto 1900 e fu battezzato il 5 agosto con i nomi di Beniamino Angelo. Dal 1906 al 1909 frequentò le prime tre classi delle scuole elementari. Completato il corso delle elementari, 1910-1914, proseguiva gli studi in un Istituto professionale a Lendinara.

Il giovane Beniamino proprio a Lendinara cominciò a frequentare il convento dei Frati Cappuccini colpito dall’esempio dei frati questuanti. Guidato dal parroco il 13 ottobre 1917 entrò nel Seminario Serafico dei Cappuccini di Rovigo trovandosi, lui diciassettenne, in mezzo ad un gruppo di undicenni. Scoppiata la Prima Guerra mondiale fu chiamato sotto le armi rimanendovi fino alla primavera del 1921. Una volta congedato, dopo una breve visita in famiglia, fu inviato nel Seminario Serafico di Verona per frequentare la terza ginnasiale. Il 28 settembre 1922 entrò in Noviziato a Bassano del Grappa e gli fu dato il nome di fra Giacomo da Balduina. Al termine della professione temporanea, emessa il 29 settembre 1923, il padre Maestro dichiarò alla mamma di fra Giacomo che suo figlio non sapeva far nulla “eccetto pregare”. Durante il secondo anno di teologia, fra Giacomo cominciò ad avvertire i primi sintomi della malattia che lo avrebbe accompagnato sino alla morte: encefalite letargica.

La situazione clinica suscitò seri dubbi sulla possibilità e opportunità di procedere verso l’ordinazione sacerdotale, tuttavia i Superiori, temendo una morte prematura, decisero di dispensarlo dall’ultimo anno di teologia. Il 21 luglio 1929, nella Chiesa dei Tolentini, a Venezia, il Servo di Dio fu ordinato sacerdote dal cardinale Pietro La Fontaine, Patriarca di Venezia, offrendo la sofferenza e le mortificazioni per la salvezza delle anime, per le vocazioni sacerdotali e per la santità dei sacerdoti.

Dopo un breve soggiorno a Capodistria, il 28 novembre 1931 padre Giacomo giunse a Udine dove poco dopo il suo arrivo fu sottoposto ad una visita accurata. La diagnosi fu però impietosa: parkinsonismo post-encefalitico e la prognosi la più infausta: pochi anni di vita. Da questo momento in poi le sue condizioni di salute declinarono costantemente senza tuttavia impedirgli di vivere con fedeltà la Regola e di esercitare il suo ministero di confessore. Tuttavia proprio a motivo delle difficoltà nel movimento, gli fu concesso di ricevere i penitenti nella sua cella al primo piano del convento, attrezzata come confessionale.

Sapendolo così duramente colpito dalla malattia, Mons. Pietro Baldassi, sacerdote molto attivo che in quegli anni stava dando vita alla UNITALSI udinese (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali), lo invitò ad un pellegrinaggio a Lourdes. Il 19 luglio 1948 il Servo di Dio partì in pellegrinaggio con il treno dell’UNITALSI, giungendo a Lourdes dopo 35 ore di viaggio, impossibilitato ad andare subito alla grotta, come avrebbe desiderato. Verso sera le sue condizioni peggiorarono tanto da essere ricoverato all’Asyle dove moriva il 21 luglio 1948. I funerali si svolsero alla presenza di molti pellegrini e sacerdoti. La salma venne tumulata nel cimitero degli stranieri, in un angolo del camposanto. Il 15 ottobre 1949 venne celebrata la traslazione della salma al più dignitoso monumento funebre. La sua tomba è sempre ornata di fiori freschi, di lumini e di ex voto.

Giacomo da Balduina