Ordo Fratrum Minorum Capuccinorum IT

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updated 5:08 PM UTC, Apr 16, 2024

Padre Umile da Genova

Papa Francesco, il 5 agosto 2022 ha autorizzato il Dicastero delle Cause dei Santi a pubblicare il decreto super virtutibus di padre Umile da Genova, Fondatore del Sorriso Francescano e delle Piccole Ancelle di Gesù Bambino. Questo primo traguardo è il frutto di tanti anni di impegno e di molti che hanno lavorato e pregato. Oggi non si possono dimenticare, due frati che mai hanno dubitato della vita santa e preziosa di padre Umile: padre Renato Galsaldi († Genova 2014) e padre Andrea Caruso († Lourdes 2019).

 Padre Umile nacque a Genova il 21 aprile 1898, secondogenito dei tre figli di Antonio Bonzi e di Lavinia Podestà, fu battezzato nella parrocchia di S. Maria dell’Immacolata in Genova, il 23 aprile successivo, ricevendo i nomi di Giuseppe e Giovanni.

Dal 1906 al 1910 frequentò le scuole presso l’Istituto Emanuele Celeste di Genova, iscrivendosi successivamente alla scuola tecnica Ugolino Vivaldi. Conseguito il diploma e la licenza in pratica commerciale nel luglio 1916, fu assunto dal Credito Italiano di Genova e l’anno successivo passò alla Cassa di Risparmio-Monte di Pietà di Genova.

Fin da gli anni giovanili, il Servo di Dio rivelò una non comune sensibilità spirituale e un’anima alla ricerca di Dio. Tra i 15 e i 20 anni iniziò a prendere forma in lui il desiderio di entrare nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini che ben conosceva attraverso fra Taddeo Cambiaso da San Cipriano, frate questuante. Il 15 agosto 1918 iniziava l’anno di noviziato ricevendo il nome di fra Umile da Genova. Emessa la professione temporanea il 16 agosto 1919, fu inviato al convento di Genova-Quarto per gli studi di filosofia e poi al convento di Genova-S. Bernardino per la teologia. Il 17 settembre del 1922 emise la professione perpetua e il 25 gennaio 1925 ricevette l’ordinazione sacerdotale. Inviato a Roma il 17 ottobre 1927 conseguì la Laurea in filosofia presso la Pontificia Accademia S. Tommaso e il 2 luglio 1928 la Laurea in Sacra teologia presso la Pontificia Università Gregoriana. 

Tornato in Provincia, iniziò l’insegnamento nello Studio Teologico dei Cappuccini, scrisse opere di Teologia approfondendo in modo particolare l’esperienza mistica di santa Caterina da Genova, ed esercitò il ministero della predicazione. 

La sua tranquilla vita di professore fu sconvolta dai tragici eventi della Seconda Guerra Mondiale e del dopoguerra. La città fu devastata da durissimi bombardamenti. Fra le macerie il Servo di Dio vide vagare bambini orfani, affamati, senza casa, traumatizzati e, preso a compassione, cominciò a raccoglierli nel convento di Genova San Barnaba. Nasceva di fatto in quel tragico 1945 quella che diventerà in seguito l’opera del Sorriso Francescano che si svilupperà in diverse case, scuole, officine con lo scopo di accogliere i bambini orfani e formare giovani al mondo del lavoro. Nei 23 anni in cui diresse il Sorriso Francescano, usciva a questuare per le vie di Genova, da tutti ben voluto e accolto.

Il 10 luglio 1948 il cardinal Giuseppe Siri erigeva il Sorriso Francescano in Fondazione di culto, riconosciuto l’anno successivo anche in sede civile. Di fatto il Sorriso Francescano veniva sottoposto all’Ordinario diocesano e reso più autonomo rispetto alla Provincia religiosa dei Cappuccini. La posizione del Servo di Dio, dipendente dal cardinale Siri e allo stesso tempo legata Cappuccini in ordine al suo essere frate creò momenti di tensione con i Superiori religiosi e i confratelli. L’opera intanto si diffondeva con l’aiuto di confratelli e di benefattori e vennero aperte case a Genova, a Savona, a La Spezia.

Per il servizio del Sorriso francescano, nel 1946 padre Umile fondò le Piccole Ancelle di Gesù Bambinoe avviò anche la fondazione di un Seminario destinato allo stesso scopo, ma che non giunse a completa maturazione. Padre Umile in ogni sua lettera scriveva a caratteri maiuscoli: Dio solo e il suo amore, rivelando come l’amore a Dio era il centro vitale della sua vita, del suo fare e del suo pregare. 

Nella sequela di San Francesco d’Assisi, povero e umile, e nell’esperienza drammatica delle ferite lasciate dal secondo conflitto mondiale scoprì ed aderì alla volontà di Dio che lo chiamava ad essere la concreta carità verso il prossimo. E colui che un tempo aveva insegnato la teologia, ora si immergeva, con tutto se stesso e a tempo pieno, nelle ferite di quei bambini innocenti che avevano subito la violenza e l’egoismo degli adulti, per dare loro un avvenire e restituirli alla vita. Non abbandonava la cultura che fino ad allora era stato il suo principale impegno, ma l’usava per formare una nuova generazione di uomini aperti alla speranza e futuri costruttori di pace.

Dal 1967 iniziò ad avere gravi problemi di salute che lo indebolirono progressivamente rendendogli molto faticosa la deambulazione. L’8 settembre 1968 si ruppe una spalla e, in queste condizioni, all’inizio del 1969, volle essere trasferito a Villa Santa Chiara, già Villa Piuma, prima e principale sede del Sorriso Francescano. Qui morì il 9 febbraio 1969, circondato dalle Piccole Ancelle e dai suoi più stretti collaboratori.

Un frate della carità e della compassione che ha saputo rispondere al grido silenzioso di molti bambini, innocenti, che avevano perso tutti gli affetti per la violenza di una guerra che aveva seminato, come sempre, dolori e fatiche. Ora lo possiamo invocare perché conceda a ognuno non solo la capacità di spendersi e di donarsi all’altro in un gesto profondo di amore, ma ci ottenga di costruire l’unica vera famiglia che possa dare e dire al mondo intero che solo la pace che dà Gesù, il Signore, è la vera pace che porta in se stessa la verità, la giustizia e il perdono di Dio.

 

Decreto Super Virtutibus

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Ultima modifica il Venerdì, 26 Agosto 2022 08:00