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Un trinomio inscindibile

Roma, 29 agosto. Questo è il terzo giorno del Capitolo Generale dei Frati Cappuccini. Il programma prevede due momenti importanti: la relazione economica e la liturgia eucaristica presieduta da Mons. José Rodriguez Carballo, segretario della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica.

La prima parte della mattinata è dedicata all’ascolto della relazione economica tenuta dall’Economo Generale dell’Ordine, Fra Alejandro José Nuñes Ennabe. Il giovane economo, originario dell’America Centrale, in apertura ricorda che l’economia dell’Ordine deve essere caratterizzata dalla trasparenza, che deve qualificare anche la nostra vita personale e fraterna, e la corresponsabilità di tutti i frati nella gestione dei beni dell’Ordine. Il testo della Relazione è articolato con molta chiarezza in tre parti: nella prima parte si espone l’organizzazione dell’economato generale, con i suoi vari enti, case e istituzioni, sistema contabile e gestione dell’ufficio. La seconda parte è dedicata ai fatti economici e amministrativi del sessennio. La terza parte infine contiene delle raccomandazioni per i prossimi anni. Fra Alejandro ha esposto la sua relazione con chiarezza e competenza, accompagnando i numeri con grafici e schemi proiettati sullo schermo in Powerpoint. Al termine il caloroso applauso dei Capitolari ha sottolineato la correttezza della relazione e l’approvazione del suo operato.

Nella tarda mattinata, dopo la relazione economica, è il momento dell’eucaristia concelebrata dai Capitolari e presieduta da Mons. José Rodriguez Carballo, 65 anni, spagnolo, segretario della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, già ministro generale dei frati minori (2003-2013) prima della sua nomina all’attuale incarico. La liturgia ricorda oggi il martirio o decollazione di San Giovanni Battista. Le letture, forse per omaggio al Presidente, vengono proclamate in lingua spagnola. Tuttavia il Presidente rivolge ai presenti la sua omelia in lingua italiana, tradotta simultaneamente in lingua inglese. L’omelia, traendo ispirazione dalle due letture, si sintetizza nel trinomio: verità, profezia e speranza. La verità, quella che Giovanni ha sempre annunciato con la sua predicazione, senza rispetto umano e coraggiosamente, soprattutto nella circostanza che ha determinato il suo martirio per mano di Erode. La profezia, quella che il Precursore ha testimoniato, prima ancora che con la parola, con la vita e non con le chiacchiere dell’ideologia. La speranza, che deve accompagnare sempre l’annuncio del Vangelo di Gesù, che è un Vangelo di gioia, senza lasciarsi travolgere dal pessimismo o dal realismo fatalistico. Verità, profezia e speranza che devono anche accompagnare i lavori del Capitolo, lasciandosi guidare docilmente e fiduciosamente dallo Spirito.

Video 2018.08.29.

Fotogaleria 2018.08.29.

Ultima modifica il Giovedì, 30 Agosto 2018 11:09
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