Ordo Fratrum Minorum Capuccinorum IT

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Sviluppo della situazione in Ucraina

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Roma, 25 marzo 2022
Solennità dell’Annunciazione del Signore

Prot. N. 00237/22

A tutti i frati
Loro sedi

Oggetto: sviluppo della situazione in Ucraina

Cari fratelli tutti,

nel mondo non sono pochi i teatri di guerra e le situazioni difficili che parecchi nostri frati sono chiamati ad affrontare; sono certo, però, che in questi giorni ciascuno di voi segue con particolare attenzione le vicende tristi dell’Ucraina. Per questo ritengo importante condividere almeno alcune informazioni riguardo ai frati coinvolti più direttamente; alle loro condizioni di vita, all’opera che in tanti stanno svolgendo a favore di chi si trova improvvisamente in grande necessità.

Possono ben aiutarci le informazioni che giungono dal Ministro Provinciale di Cracovia e che riporto qui di seguito in ampi stralci.

 

La guerra in Ucraina - situazione attuale

21.03.2022

Ucraina

“In Ucraina abbiamo 36 frati, che vivono in 7 comunità. La Custodia di Ucraina appartiene alla Provincia di Cracovia (Polonia), tra di loro metà sono i frati Ucraini, metà Polacchi. Per ora tutti i nostri fratelli in Ucraina, grazie a Dio, sono vivi e non hanno subito alcun danno né fisico né materiale. Ciò per il fatto che le principali operazioni militari si svolgono … dove non abbiamo le nostre presenze, tranne quella di Kiev. Questo luogo, come è noto, è sempre un bersaglio delloffensiva russa. Il nostro convento però si trova sulla sponda orientale del Dnepr, mentre lattacco riguarda soprattutto la sponda occidentale. Ciò nonostante i fratelli insieme alla gente subiscono tutto il dramma della guerra: tante persone trovano il rifugio presso i conventi e le chiese, soprattutto durante i bombardamenti…; in tutti i conventi vengono ricevuti i profughi che numerosamente fuggono verso il confine con la Polonia (tanti si fermano per uno / due giorni nel convento e proseguono verso lovest), tanti lo attraversano e vengono accolti in Polonia (attualmente sono più di 2 milioni) altri preferiscono rimanere sul territorio ucraino (si fermano dove la situazione è più sicura: vicino al confine e nella parte transcarpatica dell'Ucraina. Lì abbiamo due nostre presenze: a Lviv e a Uzhgorod. I nostri frati portano il conforto di fede ed anche umano alle persone che cercano rifugio presso le nostre strutture, distribuiscono cibo, celebrano i sacramenti, organizzano le preghiere e la vita quotidiana dei rifugiati presso i nostri conventi. Alcuni sono cappellani dellesercito, alcuni si sono incaricati di portare il cibo con i camioncini nelle parti di Ucraina dove non c’è più niente da mangiare. C’è il contatto telefonico quotidiano con i fratelli. La situazione viene brevemente descritta da fr. Blazej, Custode, che sta a Kiev e condivisa con tutti i frati della Provincia ogni giorno.

Russia

In Russia si trovano cinque fratelli in due comunità: a Voronež e a Bielgorod. Tutti stanno bene, benché leco della guerra arrivi anche a loro: a Bielgorod si trova laeroporto militare; i confini con lUcraina e con lUnione Europea sono chiusi, - (possiamo immaginare quali attenzioni siano necessarie!) - la vita è diventata più cara. Grazie a Dio c’è sempre il contatto telefonico con loro.

Polonia

Pur non avendo contatto diretto con la guerra, i fratelli si impegnano ad affrontarne gli effetti: laccoglienza dei profughi (per ora nei nostri conventi stanno circa 70 persone, e oltre 300 vi sono passati con una breve sosta); una ventina di frati è coinvolta come volontari sul confine con Ucraina per organizzare la prima accoglienza dei profughi; alcuni lavorano nelle stazioni ferroviarie che sono diventate punti di accoglienza; i frati si sono impegnati personalmente di portare il cibo ed aiuto umanitario viaggiando con le macchine da Polonia in Ucraina; nelle case di ritiro vengono ricevuti i bambini dagli orfanotrofi. Si cerca di organizzare i trasporti umanitari (alimentari, medicine, prodotti chimici per la pulizia) in Ucraina, soprattutto ai frati di Lviv e Uzhgorod.

Economia

Dall'inizio della guerra tante provincie dellOrdine, singole fraternità, le istituzioni statali e le persone individuali hanno mandato sul conto della Custodia dellUcraina le offerte in denaro. Le entrate attuali (18.03.2022) sono seguenti: 201.582 PLN; 104.317 EUR; 10.000 USD.

Grazie a Dio e ai benefattori! Per ora si cerca di utilizzare i prodotti che arrivano tramite i corridoi umanitari organizzati da Caritas (alimentari, medicine, prodotti chimici). Il denaro viene usato nei casi di emergenza (fino ad oggi ne aveva uno dei conventi in Ucraina - per le medicine specialistiche: 8.000 PLN) e rimane da utilizzare dopo guerra allo scopo di aiutare la gente a ritornare alla vita normale.”

Anche sui conti indicati dalla Curia generale sono arrivati finora circa euro 100.000,00. Grazie a tutti, con particolare menzione alle diverse persone laiche che hanno voluto contribuire con le loro piccole o grandi offerte. Finora siamo intervenuti con poco più di euro 40.000,00, anticipati dalla provincia di Varsavia, per sostenere i frati della Custodia di Bielorussia, anch’essi in situazione difficile, a causa delle difficoltà di accesso alle banche e a motivo della forte svalutazione. Se il confine tra Bielorussia e Polonia rimane aperto, sarà possibile avere un corridoio più accessibile di aiuti e comunicazione. Sul fronte dell’accoglienza dei profughi, c’è una costante accoglienza dei nostri conventi situati negli altri Stati che confinano con l’Ucraina, e altrettanto tutta l’Europa si studiano le condizioni per poter aiutare i rifugiati. Non posso che appoggiare tutti gli sforzi che si stanno facendo.

Penso non sia male dire qui, la nostra riconoscenza alle Province che ci hanno permesso, in questo periodo, di aiutare in maniera significativa anche i nostri fratelli in Libano, che vivono una situazione difficilissima a livello economico, ma che non smettono di aiutare, per quanto possono, le troppe situazioni di povertà. Ad essi il nostro plauso per la testimonianza che offrono e per la presenza, l’unica rimasta, che cercano di mantenere in terra di Siria.

Oggi, solennità dell’Annunciazione, il Papa consacra nuovamente, con Atto solenne, che coinvolge tutti noi, la Russia e l’Ucraina e tutto il mondo al Cuore Immacolato di Maria.

Partecipandovi tutti, chiediamo anche noi la protezione potente della Madre di Dio. Da Lei invochiamo forza, sostegno, custodia per i nostri frati. Che la Madre di Dio sia di grande aiuto nella loro generosità, conforto per tutti coloro che soffrono e misericordia per i morti.

Fratelli, posso dirvi con forza: continuate senza paura a servire, anche a rischio della vostra salute e della vostra vita! È un grande dono che state facendo a tutti noi! Grazie dall’Ordine intero.

Fr. Roberto Genuin     
Ministro Generale OFMCap

Ultima modifica il Mercoledì, 20 Luglio 2022 15:10