Ordo Fratrum Minorum Capuccinorum PT

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updated 11:54 AM UTC, Mar 20, 2024

Scuola francescana di Formazione per i Formatori in Africa

Scuola francescana di Formazione per i Formatori in Africa

Una significativa esperienza si è svolta a Nairobi (Kenya): per due settimane, quasi settanta formatori, compresi gli animatori e coordinatori (15 Conventuali, 29 OFM, 28 cappuccini e 2 TOR) provenienti da tutta l'Africa, hanno frequentato la seconda parte della Scuola francescana di Formazione per i Formatori in Africa (FSFFA), che ha avuto luogo da lunedì 24 giugno a sabato 6 luglio 2019 presso il Centro spirituale St. Joseph (Karen - Nairobi). Questa seconda parte del corso, chiamata "Anno di approfondimento", ha esplorato a fondo varie dimensioni della Formazione Francescana, per fornire ai formatori alcuni strumenti utili per la loro opera di accompagnamento di frati in formazione.

Scuola francescana di Formazione per i Formatori in Africa

I tre Segretariati generali di formazione (OFM, OFMCap e OFMConv) hanno organizzato il corso di formazione e fornito vari input arricchenti, sia da parte loro che da altri relatori della cui esperienza si sono serviti. Oltre ai corsi mattutini, ogni pomeriggio si svolgevano lavori di gruppo, ben organizzati in modo da favorire discussioni vere e genuine tra i formatori.

Inoltre, da una prospettiva fraterna, questi giorni a Nairobi sono stati caratterizzati da interazioni profonde e significative tra i frati: la liturgia, i pasti insieme, le attività ricreative comuni, nonché il momento di alto valore fraterno della visita alla baraccopoli di Deep Sea - West Land.

Scuola francescana di Formazione per i Formatori in Africa

Infine, dal punto di vista della formazione interculturale, il fatto di essere tra frati di diversi paesi, culture e famiglie francescane è stato utile per approfondire la comprensione di diverse prospettive e ha contribuito a dissipare stereotipi negativi e pregiudizi personali sui diversi gruppi. La diversità culturale ha aiutato a rispettare e riconoscere nuove conoscenze, nuove competenze linguistiche e nuovi modi di pensare. Invece di essere un limite, la diversità culturale può dare un contributo unico e positivo al rafforzamento della vita comunitaria.

Alla fine del corso, i partecipanti si sono salutati in attesa della terza e ultima parte del corso, nel prossimo anno 2020.

(Grazie di cuore a Fra. Cesare Vaiani Ofm per questo articolo)